Obbiettivi
- Introdurre rapidamente il tema degli stereotipi sessuali
- Presa di coscienza dei ruoli sociali differenziati dai
sessi e della partecipazione di ciascuno alla riproduzione
di questi ultimi
- Incontro ludico teso alla creazione di un clima di fiducia
per il lavoro che seguirà.
Target a cui si mira
Qualsiasi pubblico (Professionisti nel campo dell’educazione
e dell’animazione, genitori,…)
La scelta della variante dovrà essere adattata in
funzione delle caratteristiche del gruppo, del loro livello
di sensibilizzazione ai temi dell’uguaglianza, della
durata della formazione …
Le condizioni di riuscita
- Queste attività sono utili per stimolare l’incontro,
un modo di entrare nel vivo dell’argomento. Non cercare
di analizzare le proposte del gruppo (mimi, perché
sono donna perché sono uomo).
- E’ interessante dedicare un tempo allo scambio
in gruppo dopo le attività (reazioni, sorprese, risonanze
…)
- Queste attività devono contribuire a distendere
il clima , non esitare a provocare ed assecondare delle
situazioni umoristiche.
Parole - Chiave
Biografia
Discriminazione
Educazione
Gioco
Ruoli sociali sessuali
Stereotipo
Vita quotidiana
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Procedimento
Più varianti (che ciascuno può cercare di migliorare…)
:
- « Chi sono? »
Appena arrivati, si chiede a ciascun partecipante di scrivere
su un foglio uno stereotipo sessuale.
L’animatore mescola questi fogli e ne fissa uno a caso
sulla schiena di ciascun partecipante (può anche preparare
dei fogli con degli stereotipi «di riserva»).
Quindi ciascuno porta sulla schiena uno stereotipo ma non
sa quale. Lo scopo del gioco è quello di scoprire lo
stereotipo scritto sulla propria schiena. Per questo i partecipanti
si incontreranno gli uni con gli altri e si faranno delle
domande. Si formano così delle coppie nelle quali ciascuno
può porre all’altro un massimo di tre domande
a cui si può rispondere solo “si” o “no”.
Se i due giocatori non riescono dopo tre domande a scoprire
qual’è lo stereotipo di cui sono portatori la
coppia si separa e si costituiscono nuove coppie.
- « I quadri viventi »
In gruppi da 3 a 6 persone ( a seconda della grandezza del
gruppo) bisogna fissare, mimandola, una situazione che esprime
uno stereotipo sessuale della vita quotidiana. L’animatore
affida a ciascun gruppo una situazione diversa come per esempio
« fine giornata : i membri della famiglia a casa prima
di cena » oppure « Dopo cena la famiglia guarda
la tele » domandando loro di sottolineare le attività
stereotipate che potrebbero avere gli uomini e le donne. I
gruppi dispongono di qualche minuto per poter preparare i
« quadri ».Appena sono pronti ciascun gruppo mette
in scena le diverse situazioni. Questo esercizio può
essere proposto come introduzione di un lavoro di riflessione
sui ruoli in funzione dei sessi.
- « Sono uomo o donna perché….»
Fin dall’inizio dell’incontro , all’accoglienza,
distribuire un badge con una scheda da riempire : «
sono uomo o donne perché… ». i
partecipanti compilano il badge (eliminando la dicitura inutile)
Ciascun partecipante porterà il badge almeno nel corso
della prima giornata dell’incontro.
Nel corso dello svolgimento del seminario , saranno condivise
le diverse espressioni durante i vari giri di tavolo o all’inizio
delle sequenze di formazione.
Il dibattito si crea molto rapidamente intorno alle espressioni
usate (per esempio circa delle rappresentazioni parentali
o delle rappresentazioni sessuali…)
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