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Procedimento
Il procedimento si avvicina a un’osservazione aperta,
senza ipotesi precostituite. L’obbiettivo del lavoro è
centrato sulla descrizione di ciò che sentiamo e vediamo.
Può essere articolata in tre tappe :
- Definire il progetto di osservazione (protocollo)
- Tappa difficilmente definibile se l’osservazione
è un progetto d’équipe affinché
ciascuno adotti le stesse procedure.
- Formalizzazione collettiva (in équipe) de :
A |
l’oggetto di ’osservazione
: quale situazione ? chi è osservato (bambini,
professionisti, genitori ..) ? |
B |
il quadro di osservazione : quando
? quante volte ? in quale momento della giornata ? Dove
? |
C |
lo statuto dell’osservatore :
chi osserva (i professionisti stessi durante il loro
lavoro ? Un elemento del gruppo non coinvolto in queste
situazioni, una persona esterna, ..) |
D |
i modi di rilevazione degli osservatori :
eventuale griglia di analisi dei risultati,
appunti liberi, definizione dei criteri di analisi comune,
ripartizione sessuale delle rilevazioni, … |
- Realizzare degli osservatori e redarre dei resoconti
di osservazione :
- Applicazione del protocollo e messa a punto delle modalità
operative scelte in funzione di precisi ambiti di osservazione
e delle sollecitazioni
- Descrizione scritta delle osservazioni: fase essenziale
che consiste nel formalizzare ( seguendo le modalità
definite nel protocollo) i fatti osservati. Questa tappa
è al centro del processo di auto formazione; attraverso
la distanza necessaria per trasformare il «vissuto
» (osservazioni) in fatti descrivibili (formalizzazione)
che permettono di puntare lo sguardo progressivamente sull’osservazione.
- Analizzare le osservazioni
- vi sono delle situazioni osservate di pratiche che
si appoggiano o trasmettono degli stereotipi sessuali
?
- in cosa le proposizioni educative possono contribuire
a rafforzare le differenziazioni dei ruoli sessuali per
i bambini ? per i professionisti ?
- quali alternative educative potremmo immaginare per
diminuire la portata di questa trasmissione ?
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