Bibliografia ragionata sulle pari opportunità nell'educazione

Opere

AA.VV., L'insegnante, il testo, l'allieva, Torino, Rosenberg&Sellier, 1992 La pubblicazione riporta alcune delle relazioni relative all'area linguistico letteraria presentate al Seminario nazionale di studio "Educare nella differenza", promosso dal Gruppo di Pedagogia della differenza sessuale dell'Università di Verona. Nella pubblicazione si mette in evidenza che, affinché la soggettività linguistica delle donne possa affermarsi, è necessario che si producano nel sociale mediazioni femminili che autorizzino le donne a trovare le parole per dirsi. Infine viene proposta una pluralità di percorsi didattici riferiti alla storia, alla critica letteraria, all'insegnamento della lingua italiana e straniera, con la prospettiva comune di costruire una genealogia simbolica femminile.

Accardi C., Superiore e inferiore. Conversazioni fra ragazzine delle Scuole Medie , Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1972

Ajello A.M., Meghnagi S., Conoscenza e differenza, Dall'omologazione alla specificità di genere, Roma, Ediesse, 1993

Cipollone L. (a cura di), Bambine e donne in educazione, Milano, F.Angeli, 1991
La pubblicazione è nata dall'esigenza di creare spazi di confronto e di raccordo tra i luoghi dell'educazione dell'infanzia, la pedagogia della differenza, e le strategie dell'intervento pubblico nel settore. Le proposte qui presentate si collocano in una strategia generale che riguarda la capacità di assunzione da parte delle educatrici di uno sguardo nuovo sulle bambine, superando l'imparzialità" che vede maschi e femmine come uguali, e che cela spesso, anche se in modo inconsapevole, una forte attenzione per i maschi e una svalorizzazione delle femmine I contributi della prima parte - "Per una pedagogia della differenza" - sono tesi a rintracciare nella storia i segni e i modi dell'educazione delle bambine da parte delle donne, suggerendo possibili percorsi per una pedagogia della prima infanzia sessuata e per un nuovo ruolo delle operatrici e dei servizi educativi prescolari. La seconda parte - "Le bambine" - prodotta da insegnanti e pedagogiste che operano a contatto diretto con le istituzioni educative, offre spunti per la progettazione di percorsi educativi, relativamente alla relazione tra educatrici e bambine, tra bambine e bambini, all'affettività, al rapporto con le immagini di bambine nella letteratura per l'infanzia. La terza parte - "Le politiche per l'infanzia" - affronta infine i nodi problematici del dibattito che si è aperto sulle strategie più adeguate a costruire e affermare per le donne e le bambine spazi di libertà, in particolare nell'area delle politiche formative e del ruolo dei servizi educativi prescolari.

Callari Galli M., Politiche formative e differenze sessuali, in Cipollone L. (a cura di), Bambine e donne in educazione, Milano, F.Angeli, 1991

Trevisan L., Tantini A., Geneth M.A., Il rosa in erba: la maturazione dell'identità femminile e della differenza sessuale, in Cipollone L. (a cura di), Bambine e donne in educazione, Milano, F.Angeli, 1991

Beseghi E., Telmon V. (a cura di), Educazione al femminile: dalla parità alla differenza, La Nuova Italia, Firenze, 1992

Erlicher L., Mapelli B., Un futuro per le ragazze. Manuale per l'orientamento femminile, Firenze, Le Monnier, 1991
L'analisi sviluppata nel testo si focalizza in particolare sulle problematiche della scelta degli studi e degli sbocchi professionali delle ragazze. Si fa riferimento difatti al fenomeno della segregazione delle ragazze in percorsi scolastici e formativi tradizionalmente femminili (ammministrativo-umanistici)- e alla loro viceversa scarsa presenza nei percorsi tradizionalmente maschili (tecnico-scientifici) - rilevandone gli effetti sull'occupazione delle donne.

Farinelli F., Formare la Parità. Formazione e orientamento per le pari opportunità, Roma, Ediesse, 1993

Fornaca R., Formazione degli insegnanti e nuova pedagogia, Torino, G.Giappichelli, 1984

Franco E., "L'affidamento nel rapporto pedagogico", in Diotima, Milano, La Tartaruga, 1987
Il principale fattore di discriminazione sessuale è considerato il linguaggio, depositario di un ordine simbolico e cioè di un sistema di rappresentazioni speculari alla soggettività maschile. Ne consegue che il sessismo a scuola si genera indipendentemente dalla volontà della singola insegnante. L'affidamento dell'allieva alla maestra, rendendo possibile l'elaborazione simbolica del rapporto madre/figlia, rimosso dalla civiltà patriarcale, costituisce la mediazione educativa necessaria affinché la bambina possa scoprire il proprio autonomo rapporto con l'immaginario.
A sostegno di questa ipotesi pedagogica, l'autrice, confrontando le conclusioni di etologi e antropologi, pone in evidenza come nello specifico habitat umano costituito di segni, la madre si configuri come colei che attiva il desiderio di significare il mondo. La maestra, come madre simbolica che autorizza l'allieva a prendersi sul serio e a significare il mondo, deve evitare di introdurre nel rapporto di affidamento indulgenza sentimentale e mancanza di rigore. Sul piano dei contenuti, deve adoperarsi a fa conoscere alle allieve i prodotti del pensiero femminile.

Graziani F., "Sessuare la lingua e l'educazione", in Educare nella differenza, a cura di Anna Maria Piussi, Torino Rosenberg & Sellier, 1989
L'Autrice individua un legame stretto tra costituzione della genealogia femminile e sessuazione del discorso. Oltre al lavoro diretto sulla lingua è necessaria la costituzione di rapporti tra le donne per la ricerca linguistica, tra insegnanti donne e ricercatrici donne nelle università.

Isfol, Nuovi orientamenti ed aspettative della professione docente: le donne insegnanti, Milano, F.Angeli, 1992

Piano M.G., L'esperienza e la parola, Cagliari, Regione Sardegna, 1992
La parola vive in un ordine simbolico che cancella lo stare al modo significativo delle donne. L'autrice ripercorre la ricerca delle donne sul linguaggio (Alma Sabatini e Luce Irigaray in particolare) e gli esempi concreti di forme di didattiche attente al genere sessuale. Una ricerca su un vocabolario tra i più diffusi nelle scuole 'lo Zingarelli - indica il notevole lavoro da fare per dare valore e spazio al soggetto donna.

Piussi A.M. (a cura di), Educare nella differenza, Torino Rosenberg & Sellier, 1989
Raccolta di saggi di elaborazione teorico-politica e riflessione sulle esperienze didattiche e sulle forme di trasmissione simbolica alle donne più giovani costruita intorno alla centralità della differenza culturale.

Piussi A.M., "Linguaggio e differenza sessuale: imparare e insegnare al femminile" in Con voce di donna, Siena, Centro Mara Meoni, 1989
Assume come riferimento per l'analisi la differenza sessuale. Esamina il rapporto delle donne col sapere; l'aspetto relazionale della comunicazione educativa nei rapporti tra le donne, adulte e giovani, in particolare nel rapporto di affiliazione magistrale.

Ulivieri S., Alfabetizzazione, processi di scolarizzazione femminile e percorsi professionali, tra tradizione e mutamento, in Ulivieri S. (a cura di), Educazione e ruolo femminile. La condizione delle donne in Italia dal dopoguerra ad oggi, La Nuova Italia, Firenze, 1992

Cambi F., La scoperta del 'genere'. Società italiana, cultura pedagogica e questione femminile, in Ulivieri S. (a cura di), Educazione e ruolo femminile. La condizione delle donne in Italia dal dopoguerra ad oggi, La Nuova Italia, Firenze, 1992

Ulivieri S., Educare al femminile, Pisa, ETS, 1995

 

Articoli

AA.VV., Nuovi orientamenti ed aspettative della professione docente: Una lettura della scuola italiana attraverso le donne insegnanti, in "Cisem/Informazioni", Novembre 1990, n.20

Cappelletto N., "Un linguaggio differente nella relazione fra alunne" in Educare nella differenza: Seminario nazionale di studio, a cura del Gruppo di Pedagogia della differenza sessuale, Verona, Università degli Studi, 14-16 Settembre 1990
Sperimentazione didattica attuata in due classi terze della Media inferiore. La separazione delle alunne dai compagni maschi unita all'analisi di brani scelti da testi di scrittrici ha manifestato l'obiettivo di dare libertà e autonomia al pensiero femminile.

Cappellini G., "É stato un passaggio importante", in Lavorare e pensare, Relazione al seminario, Prato 13-14 Febbraio 1993
Come maestra di scuola elementare, l'autrice cerca regole dello stare con bambine e bambini nel rispetto della loro specificità sessuata, e pone in evidenza che la politica delle donne è fatta da ognuna in relazione ad almeno un'altra nel luogo in cui opera.

Franco E., "Essere maestra: l'omologazione pedagogica", Reti, n.5, 1988
Viene posto in evidenza come educare una bambina implichi innanzi tutto dischiuderle un orizzonte di autonomo e infinito perfezionamento di sé. In questa prospettiva il principale fattore di crescita dell'allieva viene individuato nel rapporto di affidamento tra allieva e maestra, rispetto al quale i contenuti didattici devono essere considerati subordinati e strumentali. Nel rapporto di affiliazione magistrale, maestra e allieva abitano il segreto della vita che consiste nella necessità del rapporto duale madre/figlia. Praticando le disparità, maestra e allieva scoprono di essere l'una per l'altra al fine di esprimere la propria intima verità. Nel complesso processo di crescita della bambina, la maturazione delle relazioni comportamentali con le sue simili sviluppa in lei anche la capacità di rapportarsi all'altro sesso nella consapevolezza della propria soggettività sessuata.

Franco E., "Lingua, linguaggio e soggettività linguistica: le forme e le mediazioni (l'arte di educare)" in Educare nella differenza: Seminario nazionale di studio, a cura del Gruppo di Pedagogia della differenza sessuale, Verona, Università degli Studi, 14-16 Settembre 1990

Irigaray, Luce, Formazione della cittadinanza nel riconoscimento della differenza : la democrazia comincia a due : un progetto con la regione Emilia Romagna / Luce Irigaray. - Sta in: Strumenti tra presente e futuro/ Alfazeta, v.4, n.10. - Parma : Alfazeta, c1994 . - pp. 73-74 Ridefinirsi donna, ridefinirsi uomo. Itinerari nella differenza. numero monografico

L'una e l'altra, "Le bambine nella foresta delle fiabe (ipotesi di percorso didattico)" in Educare nella differenza: Seminario nazionale di studio, a cura del Gruppo di Pedagogia della differenza sessuale, Verona, Università degli Studi, 14-16 Settembre 1990

Lisi F., "Analisi di una tragedia: un percorso didattico di educazione linguistica nella scuola media", in Femminile plurale: relazioni e saperi per una scuola "differente", Atti del Convegno - 4/5 Marzo 1989 Cagliari - Cittadella dei Musei, Cagliari, I.FO.L.D. Edizioni, 1989

 

Sessismo nei libri

Opere

Beseghi E. (a cura di), Nel giardino di Gaia, Milano, A.Mondadori, 1994

Beseghi E. (a cura di), Ombre rosa: le bambine tra libri, fumetti e altri media, Teramo, Lisciani & Giunti, 1987 Scritti di E.Beseghi et al. (Educazione nuova)

Gianini Belotti E., I pregiudizi sessisti nella letteratura infantile, in Donna, cultura e tradizione, 1979, pp.94-109

Lazzarato F. e Ziliotto D. (a cura di), Bimbe donne e bambole : protagoniste bambine nei libri per l'infanzia, Roma, Artemide, 1987

 

Articoli

Beseghi E., "Le protagoniste bambine nei libri per l'infanzia" (traccia della relazione), in Educare nella differenza: Seminario nazionale di studio, a cura del Gruppo di Pedagogia della differenza sessuale, Verona, Università degli Studi, 14-16 Settembre 1990