BILLY ELLIOT
Regia : Stephen Daldry
Soggetto e sceneggiatura : Lee Hall
fotografia (col.): Brian Tufano
scenografia : Maria Djurkovic
montaggio : John Wilson
musica : Stephen Warbeck
interpreti : Jamie Bell (Billy), Julie Walters (Mrs. Wilkinson), Gary Lewis (il padre), Jamie Draven
(il fratello Tony), Jean Heywood (la nonna), Stuart Wells (Michael), Nicola Blackwell (Debbie),
Mike Elliot (George Watson)
produzione : Greg Brenman, Jon Finn per Tiger Aspect Pictures/ Working Title Films/ WT2/ Arts
Coucil of England/ BBC Films/ Studio Canal +
durata: 110’.
Anno: 2000
Tre nomination all’Oscar 2001 per la miglior regia, la miglior sceneggiatura originale e la miglior
attrice non protagonista (Julie Walters).
La trama
Durham Coalfield, Inghilterra settentrionale, 1984, durante il grande sciopero dei minatori contro le
misure del governo Thatcher. Billy Elliot, ragazzino di undici anni, vive con il padre e il fratello
minatori, e la nonna un po’ svanita. Scopre la passione per la danza classica e, contro la volontà di
padre e fratello che lo vorrebbero avviare alla boxe, prende lezioni private da Mrs. Wilkinson.
L’insegnante, sicura del suo talento, ostinatamente lo incoraggia, gli dà lezioni gratuite, e riesce a
convincere il padre a permettergli di partecipare alle selezioni della Royal Ballet School di Londra.
Billy viene ammesso, proprio quando lo sciopero dei minatori fallisce, e si avvia sulla strada del suo
riscatto. Passano gli anni: Billy è un celebre ballerino che si esibisce nel Lago dei cigni al Covent
Garden, sotto gli sguardi commossi e orgogliosi del padre, del fratello e di Michael, l’amico gay.
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